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Presentazione
La funzione della presentazione di una monografia di questo di tipo è di fornire al lettore una visione panoramica, se non concettuale, dell’intero corpo del testo in conto delle prospettive con cui esso è scritto e cercare di spiegare le forze agitanti su di esso che ne hanno determinato la sostanza e la forma.
La richiesta di presentare questo libro riguardante una parte della chirurgia plastica affidandosi ad un internista nel senso più puro della tradizione medica, mette in evidenza, sia l’istintiva tendenza ancora assai viva nelle discipline mediche della ricerca dell’uno, sia l’idea che nell’area medica come forse mai rispetto ad altre discipline, l’utilizzo di una non può che concorrere alla possibile spiegazione dell’altra.
La specializzazione di un medico mantiene tutto il suo valore di pratica basata sul metodo scientifico quando il proprio sapere, fatto di un insieme di conoscenze differenti da ogni altra attività umana, si occupa dell’uomo, non poggia sull’isolamento delle conoscenze tecniche.
La visione complessiva dell’oggetto della sua attenzione rende operatore specializzato il medico in una disciplina diretta a risolvere problemi particolari collocati nell’ambito di una complessità. L’attenzione alla sola applicazione di una tecnica rende il medico uno specialista. Questa proposizione non è espediente dialettico, ma è separatrice di due posizioni che implicano due concezioni differenti dell’approccio all’uomo malato e alla malattia da parte dell’uomo medico. Questa separazione è chiara all’autore nell’affrontare una situazione clinica che richiede soluzioni dopo riflessione sulle scelte temporali, tecniche ed etiche che vanno al di là dei confini del problema che ha voluto discutere.
La monografia che presento insegna e fornisce soluzioni, non propone soltanto descrizioni di situazioni cliniche; è un libro che non si sottrae alla idea della cura nella estensione di tutta la sua sostanza. Inquadra l’atto clinico-tecnico di cui si occupa dalle molte sfaccettature in una concezione globale.
Sono pagine collocabili in un disegno etico di quella delicata ed intrigante area dell’arte medica che è la chirurgia plastica.

Nicola Dioguardi